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Guy Moll - Modelfoxbrianza.it
di Franco Gallo - Modelli Franco Gallo Collection


Alfa Romeo P3 - Tipo B


Nessun pilota ha indissolubilmente legato il proprio nome a quello di un’auto così tanto come Guy Moll. L’auto è l’Alfa P3 della Scuderia Ferrari con cui il giovane pilota franco-algerino visse la propria intensa e breve stagione.
Nel 1933 l’Alfa Romeo, travagliata sin da allora da notevoli problemi economici, si disimpegnò ufficialmente dalle corse limitandosi ad appoggiare una nuova scuderia satellite gestita da Enzo Ferrari già responsabile dell’organizzazione sportiva della casa milanese.
Nacque così la Scuderia Ferrari che ebbe a disposizione tutto il materiale Alfa, cioè le biposto 2300 8C Monza e le P3 o più precisamente le Monoposto Tipo B. Immediatamente Ferrari, sempre alla ricerca di maggiore potenza nei motori, convinse l’ingegner Jano ad incrementare la cilindrata a 2600 cc. e dal cofano delle vetture fu tolto il Quadrifoglio simbolo dell’Alfa Corse per sostituirlo con lo stemma della nuova scuderia, il Cavallino Rampante di Francesco Baracca che da quel momento divenne il Cavallino della Ferrari.


Guy Moll su Alfa Romeo P3
Alfa Romeo 2300 8C - Scuderia Ferrari

Tazio Nuvolari Campione Europeo in carica, che aveva portato all’esordio vittorioso del GP d’Italia 1932 la monoposto P3, non fu riconfermato come pilota Alfa e gli uomini di Ferrari furono Baconin Borzacchini, Antonio Brivio, Louis Chiron, Luigi Fagioli e il conte Carlo Felice Trossi (poi presidente della Scuderia) che in più occasioni strapazzarono la Maserati 8CM 2900 del mantovano volante e la Bugatti T51 2300 cc. di Achille Varzi.
Nel contesto di corse su strada ed in salita nonché di circuiti cittadini, cui si dà la denominazione di Gran Premi (e per la prima volta al GP di Monaco-Montecarlo lo schieramento di partenza viene deciso in base ai tempi di qualifica e non più per sorteggio), si affaccia alla ribalta un volto nuovo: il ventitreenne Guy Moll.
Alla guida di un’Alfa Monza ottiene il terzo posto al GP di Nizza alle spalle di Nuvolari e Dreyfus, un altro 3° posto al GP di Marsiglia, un 2° posto al GP di Pau con una Bugatti ed un’ottima seconda piazza, alle spalle dell’amico e mentore Marcel Lehoux, al GP di Monza, corollario al GP d’Italia, dove ancora al volante di un’Alfa fa registrare il miglior tempo sul giro (l’Albo d’oro del GP d’Italia corso lo stesso 10 settembre ci indica anche come concorrente su Alfa Romeo un certo sig. Moli classificato 8° ).

Nel 1934 le porte della Scuderia Ferrari si spalancano per Guy Moll e si riaprono per Achille Varzi, mentre esce Luigi Fagioli; Chiron e Trossi sono gli altri componenti della scuderia.
La nuova formula per le auto da Grand Prix prevede il limite di peso di 750 Kg. senza limiti di cilindrata e l’ing. Jano porta i motori delle P3 a 2905 cc. con una notevole iniezione di CV che sono ora 255 contro i 215 delle 2600. Il 2 aprile si corre sulla distanza di cento giri il GP di Monaco che vede Moll partire in settima posizione a due secondi dalla pole di Trossi.
E’ Chiron a condurre la corsa per quasi tutta l’intera distanza, ma al 99° giro l’Alfa di Moll raggiunge e supera la vettura del compagno di squadra, complice un rallentamento di quest’ultimo (la leggenda narra che Chiron avesse rallentato per salutare il pubblico). L’ordine d’arrivo vede Moll primo davanti a Chiron con un minuto di vantaggio e davanti a Dreyfus su Bugatti T59 doppiato; una nuova stella si è accesa nel firmamento dei piloti da Grand Prix.
La VIII^ edizione della Mille Miglia si svolge sei giorni dopo (8 aprile) e vede il vittorioso arrivo al traguardo di Varzi, con un’Alfa Monza 2600 della Scuderia Ferrari, che precede Nuvolari al volante di un’Alfa 2300 di nove minuti e Chiron di sedici. E’ Ferrari in persona a propiziare la vittoria del Signore di Galliate obbligandolo all’ultimo rifornimento di Imola a montare gomme “ancorizzate” (i pneumatici da pioggia dell’epoca). Una settimana più tardi sul Circuito Pietro Bordino (Alessandria), disputatosi con la formula delle batterie e finale, la P3 di Varzi batte quella di Chiron.
Dopo Montecarlo il GP più importante è quello di Tripoli che gode della notevole spinta proveniente dal regime fascista; il 6 maggio ben 28 vetture si presentano sul nuovo circuito del lago Mellaha con la Bugatti T59 di J.P. Wimille in pole position davanti all’Alfa di Trossi ed alla Maserati di Taruffi. Varzi è settimo, Moll dodicesimo e Chiron quattordicesimo. A dispetto dei tempi in prova, non certo eccezionali, sono le P3 della Scuderia Ferrari a dominare la gara lunga 526 Km., che si conclude con un arrivo al fotofinish tra il vincitore Varzi e Moll, mentre Chiron è terzo staccato di 24 secondi. Il pilota più giovane del team Alfa-Ferrari ha saputo impegnare oltre ogni limite Varzi che con Nuvolari è considerato il pilota più esperto e più veloce in circolazione; indubbiamente Guy Moll ha nei propri cromosomi quello dell’alta velocità.

Sul piccolo circuito delle Madonie di 72 Km. si disputa il 20 maggio la XXV^ Targa Florio ed è un nuovo trionfo per la P3 di Varzi che già si era imposto nel 1930 con un’altra famosa vettura della casa del Portello, l’Alfa Romeo P2 portata al successo su tutte le piste da Antonio Ascari padre di Alberto futuro bicampione del mondo con la Ferrari 500.
Nello stesso giorno la Scuderia Ferrari è impegnata nel primo GP di Casablanca che vede il successo della P3 di Chiron sulla Maserati 8CM di Etancelin e sulla P3 di Lehoux; quinto è Gianfranco Comotti con un’altra Alfa P3 con cui si era anche classificato quarto al Circuito Bordino di Alessandria.
Tempo una settimana ed il 27 maggio le Alfa-Ferrari sono alla partenza del GP dell’Avus (Berlino), 15 giri su una pista composta di due rettilinei di 8 Km. ciascuno raccordati da due lunghe e difficilissime curve per un totale di 295 Km.; l’Avus si può definire il tempio del chilometro lanciato più che della velocità.
Per un tracciato così particolare Ferrari non può che schierare una vettura tutta particolare ed ecco nascere nelle Officine Aeronautiche Breda per opera dell’ing. Pallavicino la monoposto tipo B Alfa Romeo P3 aerodinamicamente carenata. A chi affidare l’unico esemplare dell’auto? La scelta di Ferrari, conoscendolo con il senno di poi, ovviamente cade sul pilota più giovane, quello che Lui ritiene più spendibile e che non può con l’eventuale successo offuscare il nome della Scuderia: Guy Moll. Siamo sicuri che a Varzi la decisione non sarà di certo piaciuta e qualche nube si affaccia all’orizzonte.


La monoposto aerodinamica realizzata dall'Ing.Pallavicino

La pioggia, quella vera, disturba al mattino il Trofeo Vetturette 1500 cc. (notevole il sesto posto della baby Amilcar di W. Briem) e ritarda la partenza dei bolidi della Formula GP Libera. Poi non c’è storia nella corsa dominata dalla rossa Alfa di Moll che relega Varzi a 1’27’’ e Momberger su Auto Union a 1’45’’.
Si ritirano per noie meccaniche l’altra Auto Union di Stuck e l’Alfa di Chiron; rinuncia alla partenza per una ancor incompleta messa a punto la squadra Mercedes composta da Caracciola, Fagioli e Von Brauchitsch (forse è qui che Varzi conosce la bellissima Ilse che risulterà essere fatale per la sua carriera).
L’espressione del volto di Moll al termine della vittoriosa galoppata è rivelatrice della gioia dell’uomo cha ha coronato il sogno di tutti i piloti, diventare la prima guida della scuderia più famosa, o quantomeno credere di diventarlo. Questo 27 maggio entra di diritto nel bene e nel male nella storia delle corse in automobile.
Nuerburgring 3 giugno: Von Brauchitsch batte Stuck e Chiron che fa squadra con Mario Tadini costretto al ritiro. Sono le avvisaglie dell’imperioso arrivo delle macchine tedesche che dispongono di ben più potenti motori rispetto alle Alfa di Jano (3800 contro 2900 cc).
Sempre il 3 giugno Trossi batte Etancelin e Varzi al GP di Montreaux; il doppio impegno giornaliero non spaventa la Scuderia Ferrari che il 17 giugno domina il GP di Penya Rhin (Barcellona) con una tripletta segnata da Varzi, Chiron e Lehoux nell’ordine.
E Moll? Lo ritroviamo al GP di Francia a Montlhery il 1 luglio quando sale sull’auto di Trossi per conquistare il terzo posto alle spalle di Varzi e del vincitore Chiron. E’ un GP massacrante per auto e piloti che vede all’arrivo solo quattro concorrenti ed il ritiro delle squadre tedesche, di tutte le Maserati e di tutte le Bugatti tranne quella di Benoist.

Guy Moll al Circuito dell'Avus  nel 1934
Guy Moll sorridente dopo la vittoria in Germania

L’8 luglio a Reims duello tra Alfa-Ferrari e Maserati con ancora una tripletta per Chiron, Moll e Varzi che rileva l’auto di Attilio Marinoni (una brutta consuetudine che si protrarrà nei GP sino alla fine degli anni ’50 ). 15 luglio ancora al Nuerburgring per il GP di Germania dove l’Auto Union di Stuck batte la Mercedes di Fagioli e la P3 di Chiron con oltre otto minuti di distacco. Nuvolari, quarto, giunge con un ritardo di 17 minuti, Moll e Varzi sono costretti al ritiro per rottura del cambio.
Mitiga l’amara sconfitta la vittoria ottenuta, sempre lo stesso 15 Luglio, da Trossi sul Circuito di Vichy. Il 22 luglio a Dieppe Etancelin con la sua Maserati 8CM batte la P3 di Lehoux con Chiron ritirato per incidente.
E’ una stagione sportiva che ora definiremmo nevrotica ma che è forse meglio giudicare eroica per la Scuderia Ferrari, che, en passant, è inoltre impegnata con le corse motociclistiche.
Nella stessa giornata del 22 Luglio la Scuderia è schierata anche alla Coppa Ciano sul Circuito del Montenero (Livorno) con Varzi che si aggiudica la vittoria con nove secondi di vantaggio su Moll e oltre quattro minuti su Nuvolari seguito, ad altri cinque minuti, da Trossi. La Mercedes di Fagioli si ritira per un’innocua uscita di pista e Moll duella ancora una volta alla grande con il proprio capo squadra facendo segnare il giro più veloce.


Louis Chiron su Alfa-Scuderia Ferrari
Circuito di Reims - 1934: Etancelin tra Varzi e Moll

Come commento lasciamo la parola al Commendatore: “...durante la corsa del Montenero Moll aveva superato Varzi ma aveva poi bucato una gomma in prossimità dei box; Varzi lo aveva passato, ma sostituita di furia la ruota, Moll lo aveva ripreso in un solo giro, con un recupero favoloso, e già lo incalzava ferocemente; io decisi di ordinargli di desistere: non era buona norma di scuderia darsi una tale battaglia, cercare addirittura la provocazione. Così preparai il segnale, ma proprio nell’attimo in cui lo mostravo al sopraggiungente e scatenato ragazzo, la sua auto iniziò un pauroso testacoda in piena curva. Moll cambiò velocità e arrivò alla fantascienza dell’automobilismo facendomi addirittura cenno che aveva capito mentre piroettava alla disperata; rimise in carreggiata la vettura e ripartì, ripentendomi con la mano che avrebbe ubbidito.” La domenica successiva 29 luglio due Alfa-Ferrari sono al GP del Belgio a Spa-Francorchamps ma si ritirano entrambe, Chiron per incidente e Varzi per rottura del motore. Il gradino più alto del podio è di René Dreyfus spalleggiato da Antonio Brivio, anch’egli su Bugatti T59, e da Raymond Sommer che ha guidato una Maserati.
Mercedes ed Auto Union non prendono la partenza per l’assurda richiesta degli organizzatori di pagare una salata tassa sul carburante utilizzato dalle vetture argentee (una miscela a base di alcool). Mercoledì 15 agosto si disputa la X^ Coppa Acerbo sul circuito che si snoda nei dintorni di Pescara. L’Alfa-Ferrari schiera Varzi, Moll, Chiron e Pietro Ghersi in sostituzione di Trossi; la Mercedes Caracciola, Fagioli ed il pilota di riserva Ernst Henne; l’Auto Union Stuck e Sebastian; poi il solito nugolo di Maserati con Nuvolari, Howe, Hamilton, Straight, Corsi, Zehender e Bonetto; Brivio con la Bugatti e Penn-Hughes con l’Alfa Romeo Monza per un totale di diciotto vetture, quindi un vero GP.
E’ una corsa entusiasmante sulla distanza di venti giri per 516 Km., Moll scatta dalla dodicesima posizione contro le prime file di Stuck, Varzi e Fagioli, Caracciola e Nuvolari e tutti gli altri a seguire.


Coppa Ciano 1934 - Moll in azione
Il modellino della P3

Al sesto giro cede una sospensione sull’auto di Varzi che era al comando, al nono Caracciola esce di pista, brucia l’Alfa di Chiron al rifornimento, molti concorrenti si devono arrendere per guasti meccanici.
Moll è scatenato, al decimo passaggio ha segnato il giro più veloce in 10’51’’ e attacca la leadership di Fagioli; all’imboccatura del rettilineo dell’abitato di Montesilavano è in coda alla Mercedes di Henne (per il gioco dei rifornimenti), le due auto si toccano e l’Alfa P3 di Moll vola fuori pista disintegrandosi.
Perde così la vita nel giorno di Ferragosto Guy Moll, giovanissimo pilota, primo lutto nella storia del Cavallino, che aveva fatto del coraggio nella guida la sua ragione di essere.
Il circo della Formula GP non si può arrestare e solo quattro giorni dopo nel GP di Nizza, primo podio di Moll nell’edizione dell’anno precedente, Varzi batte Etancelin e Trossi.
Trascorre una settimana e le auto sono nuovamente in gara il 26 agosto nel GP della Svizzera sul Circuito del Bremgarten (Berna). Vince Stuck davanti al compagno di squadra Momberger, a Dreyfus, alla coppia Trossi-Varzi che ha rilevato l’auto del conte, Chiron e Fagioli; Ghersi con la quarta Alfa-Ferrari si classifica settimo. Sempre il 26 agosto Gianfranco Comotti porta al successo la P3 della Scuderia Ferrari in Francia sul Circuito di Comminges (St. Gaudens) davanti alle Maserati ed alle Bugatti.
Nel frattempo Varzi ha anche trovato il tempo per testare a Monza un’Auto Union e probabilmente discutere il suo ingaggio per la stagione successiva.
Il 2 settembre il grande pilota galliatese sempre più innamorato della Germania, delle sue auto e dei suoi vizi è secondo sul Circuito di Biella in volata con Trossi; solo due decimi di secondo separano i contendenti.
Il Gran Premio d’Italia, presenti tutte le scuderie, si corre a Monza il 9 settembre sulla distanza di 116 giri pari a 500 Km. sulla nuova pista di 4,3 Km. con diverse chicane mentre lo schieramento di partenza viene ancora ridicolamente deciso per sorteggio.


Coppa Acerbo - Pescara 1934
Achille Varzi al Circuito di Biella

Questo GP passerà alla storia come quello delle coppie. Infatti l’ordine d’arrivo esprime queste risultanze:
1) Fagioli/Caracciola (Mercedes) 2) Stuck/zu Leiningen (Auto Union) 3) Trossi/Comotti (Alfa-Ferari)
4) Nuvolari (Maserati) 5) Comotti/Marinoni (Alfa-Ferrari) 6) Chiron (Alfa-Ferrari)
7) Momberger/Sebastian (Auto Union). La coppia Varzi/Tadini si ferma al 97° giro.
Anno di grazia 1934, lo spettacolo e gli interessi delle case hanno decisamente il sopravvento sullo sport!
23 settembre Circuito di Lasarte (San Sebastian) GP di Spagna ultima classica europea, doppietta Mercedes con Fagioli e Caracciola davanti a Nuvolari ed alla coppia Stuck/zu Leiningen. Solo quinto Varzi e decima la coppia Chiron/Comotti.
30 settembre Circuito di Masaryk (Brno) vittoria di Stuck su Fagioli e Nuvolari, ancora solo quinto Varzi e ritiro per Chiron e Comotti. Nel GP vetturette sino a 1500 cc. vince su Maserati un giovane di belle speranze, tale Giuseppe “Nino” Farina.
Le corse diventano nazionali: 14 ottobre Circuito di Modena Tazio Nuvolari su Maserati T34 allinea alle sue spalle le Alfa Romeo di Varzi, Tadini, Barbieri e Ghersi. E’ l’ultima corsa di Varzi per la Scuderia Ferrari.
21 ottobre Circuito di Napoli sempre Nuvolari mette in riga le P3 di Brivio, Tadini e Comotti.
Il 28 ottobre si corre nella patria di Moll l’ultimo GP della stagione, il GP d’Algeri. Vince per somma tempi delle due manche Jean Pierre Wimille su Bugatti T59 davanti alla coppia Alfa-Ferrari Chiron/Brivio.
E’ l’epilogo di un anno intenso che ha visto nascere e morire come una meteora la stella di Guy Moll che Ferrari ha legato per sempre alla sua scuderia e che per lui aveva pronosticato un futuro alla Nuvolari.
Ci sembra esagerato spendere per Guy Moll il nome di Nuvolari e non è possibile fare paragoni tra piloti che hanno corso su macchine tanto diverse ed anche in epoche diverse, ma vorremmo fare nostro per Moll il giudizio che l’ing. Mauro Forghieri diede a microfoni spenti, ma non tanto, al termine del GP d’Olanda ’79 sul pilota della Ferrari più amato:
“... Cr.... non sarà Nuvolari ma almeno Stirling Moss!...”.


Nuvolari su Maserati al Circuito di Modena nel 1934

Iconografia - Schieramenti di partenza ed ordini d’arrivo - : Websites
Note bibliografiche: Peter Hull – Cars in Profile n° 6 – Profile Publications Ltd. – Windsor (GB) Feb. 1973
Citazione tratta da: Enzo Ferrari – Le mie gioie terribili – Cappelli Editore Bologna Novembre 1962
Modelli e foto (dei modelli) dell’autore.


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