Modelfoxbrianza Modellismo Ferrari Modellismo Tutorial Campionato del Mondo di F1 Database Ferrari Storia Ferrari Ferrari &...altro Mail Modelfoxbrianza Modellismo Ferrari Campionato del Mondo di F1 Database Ferrari Storia Ferrari Ferrari &...altro La Ferrari vista attraverso Modellismo, Storia e Passione


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La fotografia, un ottimo mezzo di comunicazione e di racconto. Piloti, Uomini, Macchine ci vengono tramandati da fotografi professionisti o dilettanti che hanno speso tutta la loro vita in cerca di un fotogramma che cogliesse l'attimo importante. Perchè una sezione fotografica in un sito web di modellismo? Semplice. Tutte le ricostruzioni devono avere una base veritiera che solo la fotografia tramanda e descrive in un modo insostituibile, raccontando le tappe fondamentali della Storia della Ferrari e dei Suoi Uomini.

In queste pagine vengono pubblicati racconti e aneddoti che sembreranno romanzati.

Ma è bello ricordare questi Uomini che hanno fatto sognare sportivamente intere generazioni di tifosi e di semplici appassionati, anche per le loro storie a volte inverosimili.

© ModelfoxBrianza 2004


1919 - 1936


Enzo Ferrari pilota - 1919
Enzo Ferrari alla Parma-Poggio di Berceto 1919
Parma - Poggio di Berceto - 5 ottobre 1919
Impegnato in una curva, il giovane Enzo Ferrari accompagnato dal meccanico Nino Berretta, scala i tornanti della corsa in salita che lo vede esordiente nel mondo delle corse a bordo della sua C.M.N. (Costruzioni Meccaniche Nazionali) tipo 15/20. Dopo essere stato dipendente dell'azienda milanese, dove collaudava le torpedo costruite riutilizzando vecchi telai Isotta Fraschini, Ferrari fu anche pilota, iscritto da privato alla gara non potendo la C.M.N. stessa iscriversi in "prima persona" in base agli accordi vigenti tra costruttori in quegli anni. Lo stesso Ferrari descrive la corsa con queste parole:" Non credo di essermi comportato male come corridore. Cominciai nel 1919, alla Parma-Poggio di Berceto, arrivando quarto nella categoria tre litri, raccogliendo i ritagli degli applausi di un pubblico che si era spellato le mani per il grande Antonio Ascari, vincitore assoluto su Fiat 4 litri e mezzo, tipo Grand Prix 1914". La stampa dell'epoca classificò Ferrari al quinto posto di categoria e dodicesimo assoluto. Ferrari continuerà a correre fino al 9 agosto 1931, dove concluse la sua carriera di pilota con il Circuito delle Tre Provincie su Alfa Romeo 8C - 2,3 MM, arrivando secondo assoluto.

Scuderia Ferrari - Modena - 1929
La Scuderia Ferrari nel 1929/1930 - Viale Ciro Menotti - Modena
Modena 1929
La fotografia presa dal Viale Ciro Menotti evidenzia il complesso del "Garage Alfa Romeo - Scuderia Ferrari" come si presentava a cavallo tra il 1929 e il 1930. In primo piano sulla sinistra della Scuderia, si trovava la Strada Nuova che dalla palazzina d'ingresso portava al fondo dei capannoni, passando proprio sopra al Canale Pradella visibile sulla sinistra della fotografia. La palazzina sul fondo era l'abitazione della Famiglia Resta, ex proprietari di tutto il complesso della Scuderia, acquistato da Ferrari tra il 1930 e il 1932. La struttura della palazzina si trasformò durante gli anni che vanno dal 1932 al 1941, cambiandone radicalmente gli aspetti originari della costruzione datata 1920.

A luci spente - Mille Miglia 1930
Nuvolari e Varzi alla Mille Miglia del 1930
Mille Miglia - 12 aprile 1930
Nuvolari e Varzi. Centinaia di episodi sono stati scritti e narrati per raccontare le gesta di questi due amici-rivali dell'automobilismo ante guerra . Migliaia di persone si sono letteralmente spellate le mani per applaudirli al loro passaggio in corsa. Entrambi hanno riempito pagine di giornali dell'epoca e ancora adesso a più di 50 anni dalle loro imprese, continuano a vivere avvolti nel loro alone di leggenda. Un esempio su tutti: Mille Miglia del 1930, 12 di aprile. Le coppie Nuvolari-Guidotti e Varzi-Canavesi entrambi su Alfa Romeo partono per la galoppata che sarà ricordata come la "corsa dei fari spenti". Irruento e spericolato il primo; tranquillo e riflessivo il secondo, si lanciano verso una galoppata di 1.600 km alla ricerca entrambi del successo. Al primo controllo di Bologna risulta in testa Luigi Arcangeli su Maserati, seguito da Nivola al secondo posto e da Varzi al quarto posto. Controllo di Firenze: Varzi primo dopo una galoppata con accelleratore a tavoletta. Dopo il giro di boa, si ritorna a nord verso Brescia e qui Varzi viene informato del vantaggio che ha su Nivola: due minuti. Ma Nuvolari continua la sua incredibile corsa sempre d'attacco, mentre scende l'oscurità. A fari accesi si continua a correre su quelle strade non certo idonee per medie superiori ai 100 km/h. Nuvolari continua a "rubare" centesimi di secondo all'avversario e prima di Peschiera, finalmente scorge i fanalini posteriori di Varzi. Eccolo finalmente!. Passata Peschiera , prima di una curva a gomito, Tazio spegne i fari della sua Alfa Romeo: per la guida ci pensa il cielo. Varzi corre verso il traguardo di Brescia rallentando un poco l'andatura, ormai sicuro del fine corsa di Nivola finito in qualche campo con la sua Alfa. Ma Nivola, salutandolo, poco dopo lo sorpassa e arriva primo al traguardo di Brescia, dove è atteso come un condottiero al ritorno dalla battaglia vinta. Sarà vera o meno la storia dei fari spenti, confermata anche dal fedele secondo di Nuvolari?. Qualcuno ha fatto calcoli astronomici per verificare la possibilità di una tale manovra e verificando il sorgere del sole, ha notato che al momento del famoso sorpasso, intorno alle 5,25, il sole stava sorgendo, regalando quella poca luce che servì a Nuvolari per effettuare il sorpasso. Il tutto è servito ad alimentare ancora una volta la leggenda di due grandi dell'automobilismo sportivo.

Scuderia Ferrari - Modena - 1933
La Scuderia Ferrari nel 1933 - Viale Trento e Trieste - Modena
Modena 1932
Da questa fotografia si vede il primo importante cambiamento nella facciata della palazzina. I progetti dei lavori della pensilina e del 4° elemento sopraelevato verso il Garage Solmi che si trovava a destra del complesso (cancellato nella foto), portano data 1932. Venne abolita la pompa con insegne della famosa benzina Lampo sulla sinistra, visibile nella foto del 1929 ed il muretto di sicurezza del Canale Pradella, forse volutamente cancellato per visualizzare al meglio i due camion; Lancia Eptaiota e Ceirano di proprietà della Scuderia ( si vedano la gomma posteriore destra del primo camion e l'anteriore destra del secondo, visibilmente riportate a mano proprio in corrispondenza del muretto). L'insegna della Scuderia viene spostata sul lato nord della palazzina dalla posizione originaria. La denominazione della via dove sorge la Scuderia Ferrari è ancora Ciro Menotti.

Gran Premio di Tripoli - 1933
Gran Premio di Tripoli 1933 - Italo Balbo stringe la mano al vincitore Achille Varzi
7 maggio 1933 - Gran Premio di Tripoli - Circuito del Mellaha
Il Governatore della Libia Maresciallo Italo Balbo, stringe la mano al vincitore del Gran Premio di Tripoli Achille Varzi. Poteva essere un Gran Premio come tanti altri disputati in quegli anni, ma la leggenda popolare e la storia ci tramandano un "soprannome" coniato appositamente per quel Gran Premio:"la corsa dei milioni". Facendo un passo indietro il Gran Premio di Tripoli fu voluto dall'allora regime fascista, in testa a tutti Emilio de Bono che con l'assenso di Mussolini diede vita a questa competizione sportiva nata nel 1926. Ci pensano il Presidente dell'Automobil Club di Tripoli e il giornalista Giovanni Canestrini a gettare "benzina sul fuoco", abbinando al GP una lotteria milionaria. D'impeto si costruisce un nuovo circuito atto ad accogliere le potenti vetture da competizione e anticipatamente, forse troppo, si abbinano ai 33 concorrenti del GP, altrettanti biglietti. Ovviamente i più fortunati furono quelli abbinati a Nuvolari e Varzi e come"terzo incomodo" spunta il nome di Baconin (Umberto) Borzacchini. Un incontro mette faccia a faccia i tre possessori dei biglietti con i tre piloti e l'accordo stipulato decreta che nel caso di vittoria i premi venissero divisi tra piloti e possessori dei biglietti. La notizia corse nell'ambiente al punto che si offrivano dei controvalori piuttosto alti per la cessione dei biglietti "vincenti". Si racconta che la vittoria tra Nuvolari e Varzi fu giocata a testa e croce favorendo Varzi. Pronti-Via!. Subito Borzacchini ha problemi meccanici; Varzi su Bugatti ha noie ad una candela ma continua la corsa; Campari e Nuvolari su Alfa Romeo si studiano a vicenda finchè Nivola passa in testa in seguito alle noie meccaniche della vettura di Campari, infrangendo l'accordo stipulato. Sul rettifilo d'arrivo ancora una volta Varzi e Nuvolari si danno battaglia tra il tripudio del pubblico presente. A cento metri dal traguardo Varzi ripassa Nuvolari e va a vincere in mezzo a mille contestazioni. Ma gli accordi presi in precedenza andavano rispettati!. Questo episodio elude da ogni responsabilità la Scuderia Ferrari per la quale correva Tazio Nuvolari essendo stato un accordo tra piloti e non tra dirigenti delle Scuderie interessate; ma per la sua particolarità valeva la pena di ricordarlo.


La Corsa dei Milioni - Tripoli 1933



Scuderia Ferrari - Il Cav.Bazzi - 1935
Luigi Bazzi e l'Alfa Bimotore
Modena 1935
Scrive Enzo Ferrari sulla rivista "La Scuderia Ferrari" - n°1 - 5 dic.1935:
"Luigi Bazzi" è il tecnico della Scuderia Ferrari. Spetta a Lui il compito gravoso della preparazione e della messa a punto delle vetture. Ogni macchina non compie mai più di una gara senza essere buttata giù e rifatta.Una specie di tela di Penelope in campo meccanico.Bazzi ha il merito di aver tenuto in quella efficienza che tutti sanno le vecchie monoposto della Scuderia. La Scuderia Ferrari ha in Luigi Bazzi il perno del suo congegno tecnico: le molte vittorie dicono le riposte virtù di quest'uomo che ha per divisa la modestia, il silenzio ed il lavoro".
In questa fotografia tratta dalla rivista dell'epoca, si vede il Cav.Bazzi appoggiato alla prima vettura interamente realizzata dalla Scuderia Ferrari con tanto di Cavallino Rampante sulla calandra, ovvero l'Alfa Bimotore, vettura relizzata a Modena dopo il primo modello con i due motori in posizione anteriore realizzata a Milano dall'Alfa Romeo.

Scuderia Ferrari - L'accordo con Shell
Ferrari con Nuvolari e il camion della Scuderia con i primi sponsor tecnici
Enrico, la macchina è pronta? Partiamo per Milano.
Ferrari accompagnato dall'amico Enrico Nardi, ha un importante affare da discutere, affare che porterà soldi freschi alla Sua Scuderia, versati dagli "sponsor tecnici" come lui li chiamava. Ad attenderlo a Milano il Direttore della filiale italiana della Shell, uno dei primissimi sponsor tecnici della Scuderia Ferrari, pronto ad erogare gli introiti per l'anno in corso. Seduto in macchina mentre l'automobile corre in direzione nord, Ferrari spiega come si svolgerà il colloquio e quanto spera di riportare a Modena. L'anno prima la Shell ha "passato" a Ferrari la somma di trecentomilalire, ma quest'anno Ferrari punta al mezzo milione di lire, ossigeno per le sue attività di "agitatore di uomini". Giunti a Milano salgono negli uffici della Shell pronti a battere cassa per la somma pattuita. Dopo i convenevoli, il direttore della filiale italiana apre il discorso annunciando che i vertici Shell, hanno deciso per uno stanziamento di un milione e trecentomilalire da dare a Ferrari. Enzo guarda Enrico e gli sguardi si preparano alla scena teatrale che da lì a poco si sarebbe inscenata, nella quale Ferrari era maestro d'arte. Alzandosi in piedi, con aria estremamente offesa e mortificata, diniega signorilmente l'offerta, appellandosi alla sua Scuderia che non poteva certo sostentarsi solo con quella cifra per la stagione in corso e che avrebbe meritato certamente di più. . Il direttore non pronto ad una reazione di Ferrari in quella misura e con paura di perdere "il cliente", orientato verso altre case petrolifere, acconsente su due piedi ad uno stanziamento di un milione e cinquecentomilalire. Alla fine della trattativa Ferrari accettò lo stanziamento, quasi con reticenza, portando così il direttore della filiale quasi a chiedere scusa per una prima offerta così bassa. Ferrari era partito da Modena con l'idea di portare a casa cinquecentomilalire e ne stava portando alla Scuderia un milione e mezzo. Un vero "drake" degli affari!.

Scuderia Ferrari - La Bimotore 1935
Partenza del record del miglio lanciato - Nuvolari 1935
15 Giugno 1935 - Autostrada Firenze-Mare - Tratto autostradale Lucca-Altopascio
Tazio tenta l'impossibile. Vuole battere il record internazionale di velocità nella classe B da 5000 a 8000 cm3. Il precedente detentore del record è Michel Dorè che conquista il record su di una Panhard alla media di 221,468 km/h. All'Alba "Nivola" si lancia verso quello che diverrà un record storico sul chilometro lanciato, conquistato alla media di 321,428 km/h calcolato sull'andata e ritorno del tratto autostradale. I cronometristi rilevano sul miglio lanciato una velocità di 310,983 all'andata e di 336,252 al ritorno. Media mostruosa di 323,125 chilometri ora. Punto debole della Bimotore fu il peso che ne condizionò le prestazioni in gara su circuito, dove disintegrava letteralmente i treni di gomme.

Scuderia Ferrari - Nürburgring 1935
Nuvolari vincitore al gran premio di Germania del 1935
28 luglio 1935. Gran Premio di Germania - Nürburgring
La foto di un trionfo: Il "piccolo" Italiano che da allora sarà chiamato dai tedeschi "Der Teufel" il diavolo, posa per la foto ricordo accanto ai gerarchi della Germania nazista. Contro lo squadrone tedesco (Mercedes) diretto da Neubauer, Nuvolari con la Sua Alfa sfodera una grinta che i tedeschi ben presto si abitueranno a conoscere a suon di sconfitte. Il Gran Premio sembrava essere in mano tedesca, visto i secondi di distacco che dividevano il "mantovano volante" da von Brauchitsch e già la bandiera tedesca era pronta a sventolare nel cielo di Adenau sulle note del"Deutschland Uber Alles". Ma le gomme hanno tradito il tedesco ed ecco dall'ultima curva spuntare, mentre tutto il pubblico in piedi aspettava l'argentea Mercedes, la rossa Alfa di Nuvolari.
Prima della gara Nuvolari disse al d.s. Nello Ugolini: "Trovami un tricolore meno sbiadito di quello dell'organizzazione che oggi vinco io"!
Nella fotografia si vede un Nuvolari completamente avvolto dalla corona di alloro preparata con misure teutoniche.

Scuderia Ferrari - Coppa Vanderbilt 1936
Nuvolari vincitore alla Coppa Vanderbilt del 1936
New York - Autodromo Roosevelt Field - 12 ottobre 1936
Il "piccolo demonio" come è stato definito da quasi tutti i giornali dell'epoca ha vinto ancora e per farlo, celebrando il suo 86°trionfo, ha scelto la "terra d'America" sbaragliando letteralmente il campo davanti ad agguerriti corridori d'oltre oceano, compiendo le 300 miglia, pari a 482,802 km, con una media di 65,998 miglia orarie in 4 ore 32'44' 4/100 ed aggiudicandosi un'assegno di $ 32.000, niente male per quell'epoca, oltre alla prestigiosa Coppa in argento messa in palio dal miliardario Americano William K.Vanderbilt, alta 78 centimetri dal peso di 14 chilogrammi. Nuvolari, il più grande!.









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