Modelfoxbrianza Modellismo Ferrari Modellismo Tutorial Campionato del Mondo di F1 Database Ferrari Storia Ferrari Ferrari &...altro Mail Modelfoxbrianza Modellismo Ferrari Campionato del Mondo di F1 Database Ferrari Storia Ferrari Ferrari &...altro La Ferrari vista attraverso Modellismo, Storia e Passione



Prima parte
Prima parte


GREEN MONSTER

GREEN MONSTER di Art Arfons che stabilì nell’ottobre del 1964 sulla pista di Bonneville (Utah) il record di velocità alla media di 863.56 Kmh. migliorandosi nel 1965 con 927.84 Kmh.




La prima competizione automobilistica viene convenzionalmente identificata con la LONDRA-BRIGHTON del 14 Novembre 1896 e praticamente da quella data iniziò la corsa alla ricerca della massima velocità raggiungibile, il record da inserire nell’Albo d’Oro della Storia.


JAMAIS CONTENTE

La JAMAIS CONTENTE del belga Camille Jenatzy che nel 1899 superò i 100 Kmh. con motore ad accumulatori elettrici, così come la GENERAL DYNAMIC del 1902





ELICICLO LEYAT
Jamais Contente di Camille Jenatzy
ELICICLO LEYAT – Beaulieu Museum
 


GOBRON-BRILLIE

GOBRON-BRILLIE


Baker elettrica

BAKER elettrica





BAKER ELECTRIC

1902. La vettura elettrica Torpedo di Walter Baker tentò di battere il record di velocità il 30 maggio a Staten Island presso New York: non ci riuscì a causa di un incidente ma il pilota ed il meccanico si salvarono grazie all'uso, per la prima volta nella storia dell'auto, delle cinture di sicurezza.
Al momento dell’incidente la velocità dell’auto era stimata a circa 104 Mph., e fu necessario attendere altri due anni perchè la FORD 999 toccasse una simile media.




Le FORD 999 del 1904 e 1905 con cui Henry Ford sfiorò i 148 Kmh.
FORD 999


DARRAQ V8
La DARRAQ V8 di Victor Hemery e la NAPIER 6 di Arthur Mac Donald entrambe del 1905 (rispettivamente oltre 175 e 168 Kmh.)


stanley Rocket
STANLEY ROCKET
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
La MERCEDES BLITZEN BENZ 1909 di V. Hemery che sulla pista di Brookland (GB) raggiunse i 202.60 Kmh. superati l’anno dopo da Barney Oldfield che a Daytona con un’analoga auto realizzò 211.50 Kmh.
MERCEDES BLITZEN BENZ 1909


MERCEDES
Sunbeam Nautilus 1910

Un’immagine della MERCEDES di B. Oldfield rivale di William Vanderbilt che nel 1904 aveva a sua volta stabilito il record di 148.50 Kmh. con la prima versione della BLITZEN BENZ


Alfa Romeo 40/50 e Leyat
Due vetture del 1913 che evidenziano la ricerca aerodinamica: l’ALFA ROMEO 40/50 CV (progetto Conte RICOTTI carr.CASTAGNA) e la LEYAT ad elica (un ibrido tra auto ed aereo)



Berney Oldfield con la 300 HP Christe



La FIAT S76 quattro cilindri di 28.3 litri del 1911 e la FIAT MEFISTOFELE di Ernest Eldridge che nel 1924 ad Arpajon battè la Delage di René Thomas stabilendo la velocità di 234.98 Kmh
Fiat S76 e Fiat Mefistofele


Fiat S76-
-Fiat Eldridge Mefistofele
 






FIAT ELDRIGE MEFISTOFELE



 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Sunbeam-Campbell Bluebird 1920





Sunbeam
SUNBEAM, Brookland 1922: 215.25 kmh. Alla guida Kenelm Lee Guinnes che diede così origine al famoso “Guinnes dei Primati”
Delage






 



Sunbeam 350
Pendine Sands (GB) 1925 - Malcolm Campbell osserva i preparativi sulla sua SUNBEAM 350 che raggiungerà 242.80 Kmh.










VOISIN AERODINAMICA
VOISIN AERODINAMICA



RENAULT MC ed NM 40CV RECORD

L’ing. Louis Renault in collaborazione con il pilota Robert Plessier realizzò nel 1925 un’ottima vettura da record la
40 CV MC, ma non soddisfatto del successo sulle distanze classiche si impegnò con l’aiuto dell’ingegnere americano J.A. Gartfield nello sviluppo della 40 CV NM per attaccare il record sulla distanza delle 24 ore, in diretta concorrenza con la “24 Hours Indianapolis Race” monopolio di Frank Lockhart e della sua Stutz.
La nuova vettura il 10 luglio 1926 scesa in pista a Montlhéry; l’auto, che montava i freni solo sulle ruote posteriori, era spinta da un motore sei cilindri di 9.100 cc. ed era stata molto affinata aerodinamicamente con una carrozzeria in legno ricoperta parzialmente in cuoio.
Affidata alla guida di Plessier, Gartfield e Paul Guillon riuscì a percorrere nell’arco di un’intera giornata 4167.52 Km. alla notevole media di 173.65 Km/h, battendo anche il record sulle 1000 e 2000 Miglia e sui 2000, 3000 e 4000 Km



Renault 40 CV MC 1925-
-Renault 40 CV NM 1926

RENAULT 40CV des Records 1926 - Mod.Universal Hobbies-
-RENAULT 40CV des Records 1926 - Mod.Universal Hobbies

RENAULT 40CV des Records 1926 - Mod.Universal Hobbies


 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 




Djelmo--
--Djelmo
 






Pendine Sands















La Stutz Black Hawk guidata da Frank Lockhart, giovane asso vincitore della 500 Miglia di Indianapolis del 1926, stabilì nel 1927 sul tracciato dei laghi di Muroc (California) il record di 262.84 Km/h per la classe fino a 3000 cc.
Lockhart era anche fra i progettisti e realizzatori sia del telaio che del motore, un 16 cilindri di 2900 cc. della bianca a dispetto del nome Black Hawk Special.
Nel Febbraio 1928 impegnato nella competizione di massima velocità che si svolgeva sulla spiaggia di Daytona, Lockhart fu scaraventato in mare, senza gravi conseguenze, da un’irregolarità della pista di sabbia mentre la sua vettura stava viaggiando a circa 312 Km/h.
L’auto molto danneggiata fu trasportata per essere riparata nelle officine Stutz di Indianapolis e due mesi dopo si ripresentò a Daytona per un altro tentativo di record di classe.
Era il 25 aprile 1928 quando nel primo passaggio cronometrato Lockhart stabilì un nuovo primato a 319.12 Km/h.



Stutz Black Hawk


Frank Lockhart


Mezzora dopo, tempo massimo stabilito dal regolamento per il secondo obbligatorio tentativo (un lasso di tempo troppo breve per smontare le carenature e cambiare i pneumatici), la splendida monoposto volò via priva di ogni controllo per lo scoppio di una gomma, ponendo fine a soli 25 anni alla vita ed ai successi di Frank Lockhart.
Nella stessa giornata il record di velocità assoluta fu stabilito da Ray Keech, poi vincitore della 500 Miglia di Indianapolis dell’anno successivo, alla media di 334 Km/h al volante della Triplex Special, un mostro trimotore di 81000 cc. a 36 cilindri. La Stutz sospese ogni attività legando così per sempre il proprio nome a quello del suo pilota ed animatore.




La maquette della BLACK HAWK
La maquette della BLACK HAWK esposta
nella collezione STUTZ di Indianapolis


Ray Keech su  Triplex Special
Ray Keech su Triplex Special



Il modello di Ugo Fadini
Il modello di Ugo Fadini
Triplex Special 1929
Triplex Special 1929





















1927 - HENRY SEGRAVE al posto di guida della SUNBEAM 1000 HP
 


 
 
La SUNBEAM 1000 HP di Henry Segrave che nel Marzo 1927 a Daytona superò le 200 miglia (327.90 Kmh.)
 



Ancora Henry Segrave con la IRVING NAPIER GOLDEN ARROW nel 1929 sempre a Daytona stabilì un nuovo primato a 372.40 Km/h.




 
 
 
IRVING NAPIER GOLDEN ARROW 1929


Sunbeam 1000 HP - 1927--
--Campbell Bluebird  1932
 



 
 
 
 
 
 



L'anno dei "Razzi Opel"


Opel Sander RAK.1
 



Opel Sander Rak.1


Soltanto meno di due mesi dopo l’esibizione di RAK.1 che toccò i 75 Kmh., scese in pista all’Avus (Berlino) la completamente rinnovata RAK.2 che, alla guida di Fritz von Opel, il 23 Maggio raggiunse la ragguardevole velocità di 230 Kmh.
 


Opel Sander RAK.2--



-Opel Sander RAK.2

Nel mese di Giugno l’exploit del veicolo su rotaie OPEL Sander RAK.3 che volò a 254 Kmh.durante il primo tentativo ma che esplose nel secondo, decretando la fine di un povero gatto, passeggero forzato, e dei tentativi delle vetture a razzo, mentre l’ecclettico von Opel si dedicò agli aerei ed ai motoscafi (sempre a razzo) sino allo stop impostogli dalle autorità.



Opel Sander RAK.3
 


Opel Sander RAK.3

 
 
 
Opel Rak.3 1928
 
 
 
 
Fritz von Opel con la RAK2--
Fritz von Opel con la RAK2
--Opel RAK 2 - Mod Spark Model
 
MONTLHERY VS. BROOKLANDS & AVUS

In Europa come in USA il mito della velocità è legato ai nomi dei piloti e Mariette Helene Delangle in arte Hellé Nice, pur non potendo vantare vittorie nei GP e tanto meno ad Indy, contribuì con le sue innate doti di avvenenza e leggiadria nonchè di capacità di guida alla popolarità del “più veloce”.
Gli autodromi di Montlhery (Parigi), Brooklands (Londra) ed Avus (Berlino) furono la culla europea di tale mito.

 








M.lle Hellé Nice, soubrette dello spettacolo che dal 1927 correva nella squadra ufficiale Bugatti, stabilì nel Dicembre 1929 con una T35 il record di Montlhery alla velocità di 198 Km/h, proseguendo poi la sua attività anche nei long run con le auto di serie sponsorizzate Yacco, nei rallies con il Bugatti Team e partecipando anche alla Mille Miglia ed a un GP di Tripoli.

 
 
 
 
 
 









 
 

THE BROOKLANDS BATTLESHIP
 
 
L’asso inglese Henry “Tim” Birkin, uno dei Le Mans Bentley Boys non ancora Sir, fa modificare una Bentley 4.5L supercompressa rendendola una velocissima monoposto che inanella record su record sul circuito di Brooklands, fino alla comparsa della Napier Railton di John Cobb futuro detentore del record assoluto di velocità terrestre.
 
 
 
 
 
 
 
 
 

 

 

 

 

 

 
 

 

 

 


Il modello della Bentley con cui Birkin stabilì il 24 marzo 1932 il record del tracciato di Brooklands alla media di 221.97 Km/h.
Sir Henry Ralph Stanley “Tim” Birkin morì il 22 giugno 1933 per le ustioni riportate durante il rifornimento del GP di Tripoli, da lui corso alla guida di una Maserati 3L, che aggravarono irremidiabilmente le sue già precarie condizioni fisiche a seguito di un attacco di malaria.

 

 









 

 

 

 

 

 
Ab Jenkins il 19 settembre 1932 stabilì un eccezionale primato coprendo la distanza di 4360 Km. in un “24 Hours Solo Run” alla media di 181.72 Km/h con la sua MORMON METEOR, una Pierce-Arrow V12 di serie con la carrozzeria modificata e resa efficacemente aerodinamica.

 

 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 



 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Mercedes W25 Prototype - 1934


La “madre” delle SILVER ARROWS e di tutte le auto da record Mercedes, la Mercedes-Benz W25 Prototipo ancora verniciata di bianco colore ufficiale delle auto tedesche, prima della decisione da parte sia della Mercedes che dell’Auto-Union di passare al colore argento. Ovviamente è pura leggenda l’idea del DS Neubauer di sverniciare le W25 per rientrare nel peso di 750 Kg. imposto dalla formula GP.



Mercedes W25 Prototype - 1925
 
 


Campbell Bluebird

Due diverse versioni del celebre BLUEBIRD di Malcolm Campbell 1935:
Bonneville 484.31 Kmh. 1933: Daytona 438.12 Kmh.












Una rivista degli anni 30
Campbell Bluebird 1935
Sir Malcom Campbell










Campbell Blue Bird 1933

Il progetto del BLUE BIRD 1933 three axles non fu realizzato, ritenendo l'equipe di Sir Malcom troppo dispendioso lo sviluppo di un nuovo ed oltremodo complesso mezzo.





Dalle piste alle autostrade.....


 
H.J.Stuck con la Auto Union


 
 
 
 
 







Mercedes W 153 - 1938 e Auto Union Rekordwagen 1934

... e dalle autostrade alla ricerca della vittoria in pista sfruttando la velocità pura.



1935 ALFA ROMEO BIMOTORE e AUTO UNION REKORDWAGEN per due grandi amici-rivali:Tazio Nuvolari e Bernd Rosemeyer.

A.R.Bimotore e Auto Union Rekordwagen


Alfa Romeo Bimotore--
Alfa Romeo Bimotore
 



Alfa Romeo Bimotore--
--"Nivola" e la Alfa Romeo Bimotore










 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
La Bimotore al Campbell Circuit di Thruxton--
--Mercedes e Auto Union all'AVUS nel 1937





AUTO UNION


 
La Mercedes Benz di Hermann Lang
 


AUTO UNION REKORDWAGEN

L’AUTO UNION REKORDWAGEN 6 litri 520 CV di Bernd Rosemeyer che nel 1937 sull’autostrada Darmstadt-Francoforte raggiunse 406.30 Kmh. e con cui l’anno seguente perse la vita nel tentativo propagandistico di superare il proprio record.



 




 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 










 

 

 
Mercedes Rekordwagen--
--1937 - Auto Union
 



Bernd Rosemayer alla Coppa Vanderbilt del 1937



Bernd Rosemayer con l'Auto Union

 

 

Mercedes W25-
-Auto-Union 1937










MERCEDES BENZ W153



BEAULIEU MUSEUM



La GOLDEN ARROW per le vie di Londra nell'aprile1929
 
 
 
 
Irving Napier Golden Arrow 1929--
--Alfa Romeo Bimotore





 
 
 
MONTLHERY - BROOKLANDS - BONNEVILLE


Citroen Rosalie 7--
--Citroen Rosalie 7

CITROEN ROSALIE 7
 
 
 
Citroen Rosalie 7--
--Citroen Rosalie 7
 

 

 

 
Citroen Rosalie des Records 1933
 
 

 




 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Napier Railton Brookland - 1933




Napier Railton Brookland - 1933










8 – 10 Maggio 1934: La DELAHAYE sei cilindri 3.2L Type 138 Speciale con carrozzeria aerodinamica disegnata da Figoni e derivata dalla 135 Le Mans, stabilì sul tracciato di Montlhéry alla guida di Dhome, Girod e Perrot quattro record mondiali e dieci di classe sulle 12, 24, 48 ore e sulla distanza dai 3 mila ai 10 mila Km., con medie comprese tra i 183.69 e i 168.52 Km/h.
Nel computo del tempo si teneva conto anche di quello trascorso durante i rifornimenti.
 
 





 
 
 
 
 
 
 
La Peugeot 402 Delphine ottenne nel 1936 sulla pista di Montlhery una serie di primati di categoria con un equipaggio femminile, in cui spiccava ovviamente il nome di Hellé Nice. La linea aerodinamica della vettura francese, ispirata alla Ford 8V, le valse il soprannome di “Fuseaux Sochaux” (Sochaux era la sede del reparto corse Peugeot).
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Thunderbolt di George Eyston



 
 

 






 
 

 

 

 
MERCEDES 150 SPORT ROADSTER--
MERCEDES 150 SPORT ROADSTER
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MERCEDES W125 6 Ruote
MERCEDES W125 6 Ruote

 

 

Anche la Mercedes-Benz sperimentò nella seconda metà degli anni ’30 la soluzione del motore posteriore e delle quattro ruote motrici posteriori. Tecnologia che fu poi trasferita in toto sulla T80 Rekordwagen del 1939, un mostro di 3000 HP che avrebbe dovuto raggiungere una velocità stimata tra i 650 e i 750 Kmh.
Lo scoppio della guerra non permise di collaudare la vettura che sei anni dopo la sua costruzione fu recuperata dai soldati dell’esercito inglese, proprio i rappresentanti della nazione che vantava il maggior numero di auto detentrici dei record di velocità e contro cui nulla aveva potuto anche l’immenso dispendio di risorse e vite dei piloti voluto dal regime nazista.
 


MERCEDES T80 REKORDWAGEN
MERCEDES T80 REKORDWAGEN

 
 
 



RAILTON SPECIAL
1947 Bonneville - RAILTON SPECIAL John Cobb 634.26 Kmh.
 
 
 
 
 

JOHN COBB al volante mentre viene installata la carrozzeria della sua RAILTON SPECIAL
 
 
 
 
 
 
 
 
 
GOODWOOD TROPHY - I VECCHI BOLIDI RUGGISCONO ANCORA !!!
 
 
 
 
 
 
 




 










La prima sfortunata versione del PROTEUS BLUEBIRD di Donald Campbell e il THUNDERBOLT di George Eyston


PROTEUS BLUEBIRD e THUNDERBOLT
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 



 
HEAD
Pagina pubblicata il 3/12/2006 - Ultima modifica 5/6/2013







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