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          La Sopraelevata oggi
 Immagini 
          e considerazioni (2003)
 
 
 
             
              | La 
                  leggera umidità autunnale, lascia intravedere la sontuosità 
                  della curva sopraelevata nord, immersa fra gli alberi che la 
                  guardano a vista, come se loro avessero avvertito l'immane pericolo 
                  che si sta abbattendo su di essa. Osservandola in silenzio, 
                  si odono parole, tante parole, che di questi tempi la eleggono 
                  regina delle cronache automobilistiche del nostro paese, sicuramente 
                  non in senso positivo.Abbattiamola! Facciamone un museo! No! Lasciamola così! 
                  Queste le grida da più parti, accompagnate da qualche 
                  "ma lasa pèrt, l'è roba végia" 
                  che tradotto in italiano corrente significa "lascia perdere, 
                  è roba vecchia ". Ma 
                  Lei immobile, sfida i pareri della gente da cinquant'anni, 
                  contenta 
                  di essere stata "calpestata" da nomi celebri dell'automobilismo 
                  sportivo e da semplici appassionati che l'hanno rimirata in 
                  tutte le sue parti, decantandone l'opera architettonica, futuristica 
                  per quei tempi.
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              | Le 
                  condizioni critichedel manto stradale
 | Una 
                  veduta della Curva Nord | Sottopasso 
                  del rettifilo centrale (vecchia pista) | Sommità 
                  della Curvasopraelevata Nord
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              | Ormai il sasso è lanciato. Alcuni decisi a fare abbattere 
                  questo "pezzo di storia" dalla loro parte, con le 
                  loro ragioni. Altri, gli "amanti" dell'Autodromo e 
                  della sopraelevata, dall'altra parte decisi a salvare quest'opera 
                  anche a costo di incatenarsi davanti alle ruspe.
 Entrambi hanno ragione, ma la sopraelevata è lì, 
                  ferma, statuaria, non più "usata" come una 
                  volta, evidenziando i segni del tempo che non perdona e non 
                  cancella l'incuria umana.
 Quando il Gran Premio d'Italia o la 1000 km di Monza accarezzavano 
                  quelle curve, tutti a fare da cordone nella parte alta per vedere 
                  da vicino le vetture lanciate verso il rettifilo est dell'anello 
                  e quindi alla curva Sud. E cosa dire delle 7 torrette che gli 
                  facevano da corona, ospitando tecnici Rai e cronometristi e 
                  a pista libera da eventi sportivi, serviva da punto di osservazione 
                  per i ragazzi del luogo, che vi si arrampicavano tramite l'angusta 
                  scaletta verde, per vedere l'incredibile panorama. Bei tempi! 
                  Sicuramente e bisogna darne atto, la formula uno moderna sarebbe 
                  mal sopportata dalla "nostra curva". Vetture troppo 
                  basse, che rischierebbero di "fare del male" strusciando 
                  con il loro fondo scocca il manto stradale gia compromesso. 
                  Meglio le vetture ante anni 80: quelle l'accarezzavano con i 
                  loro soffici pneumatici nel senso orario e antiorario.
 Ritornando ad oggi, penso allo strano destino delle curve sopraelevate 
                  dell'Autodromo brianzolo: costruite e poi abbattute. Ricostruite 
                  con strutture più solide a metà degli anni 50 
                  e in procinto di essere abbattute una seconda volta. Cosa dirà 
                  Stirling Moss salvato da una fine certa durante la 500 Miglia 
                  di Monza 1958, quando letteralmente con il volante tra le mani, 
                  ha percorso fino a fermarsi a bordo pista quelle curve, sapendo 
                  che la sua "salvatrice" sta per essere abbattuta?.
 
 
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              |  |  |  |   
              | Quel 
                  che rimane di una delle 7 torrette poste intorno al Catino di 
                  Alta Velocità. | Pilastri 
                  di sostegno della Curva Nord
 | Sottopasso 
                  visto dalle curve di Lesmo
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              | Storie 
                  Italiane. Un domani le generazioni che verranno, vedendo 
                  quello che prossimamente si farà per questo pezzo di 
                  autodromo, ci accuseranno di ottusità o follia nel caso 
                  il tutto venga demolito; di mancanza di lungimiranza ed affetto, 
                  nel caso la sopraelevata resti com'è, fino all'abbattimento 
                  spontaneo di se stessa e forse, dico forse perché le 
                  nuove generazioni non hanno mai strappato il fondo dei pantaloni, 
                  arrampicandosi dalla base della curva nord al guard-rail in 
                  cima e costeggiando il bordo della pista a 6 metri dal suolo, 
                  il più delle volte inseguiti dal solerte personale dell'Autodromo 
                  di Monza, ci ringrazieranno per avere tenuto "in piedi" 
                  e restaurato un vero pezzo di storia che tutto il mondo ci invidia, 
                  ma che in qualsiasi altra parte del mondo avrebbero saputo sistemare 
                  senza troppi conflitti, nella pace e nella gioia di tutti, mediando 
                  con la controparte nel bene dello sport e dell'Autodromo, magari 
                  studiando qualche arcano che sfugge adesso alla nostra fantasia.Cancellando 
                  un ricordo storico com'è appunto la sopraelevata, cancelleremo 
                  una parte di noi stessi. Ma chi non ha respirato olio combusto 
                  su quelle curve, non può capire né tanto meno 
                  comprendere, cosa abbia rappresentato per generazioni intere 
                  di ragazzi "affamati" di corse automobilistiche l'amato 
                  Autodromo e quanto in esso contenuto. Inutile aggiungere altre 
                  parole a quelle che già vengono dette: tanto è 
                  solo un racconto ai confini tra realtà e fantasia. Speriamo 
                  solo che non rimanga di quest'opera italiana solo la fantasia 
                  e il ricordo.
 Ai posteri l'ardua sentenza!. MfB
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            pagine pubblicate 
          il 15/11/2003 
              | Se 
                  Vi stanno a cuore le Curve sopraelevate dell'Autodromo di Monza, 
                  visitate il sito:www.monzasopraelevata.it, 
                  dove troverete la possibilità di esprimere un Vostro 
                  pensiero tramite una petizione per la conservazione e la valorizzazione 
                  dell'Anello di Alta Velocità.
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