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In collaborazione con:
www.IdeaHobby.it




Continuiamo il nostro viaggio nel mondo dei diorami passando in rassegna due elementi fondamentali: i disegni originali e i materiali di base.


Fase4 - Disegni originali da cui riprodurre la scala scelta per la ricostruzione

Per una fedele ricostruzione di diorami con generose dimensioni, soprattutto se hanno ambizioni di fedeltà realmente esistite, è sempre meglio avere a disposizione i disegni originali (la copia, s'intende!). Ma dove reperire il materiale ricercato? Qui entra in gioco l'arte del modellista, o almeno lo spirito instancabile che lo anima.

Chiedere è sempre una sgradita cosa, figuriamoci richieste del tipo: "Sono alla ricerca dei disegni per ricostruire in scala..." Il più delle volte sarete certamente presi per pazzi. L'importante è non desistere, anche perché spesso si tratta di operazioni storicamente utili che vanno a riprodurre manufatti di interesse storico, qualora ne abbiano, che ormai il tempo ha definitivamente cancellato.

Una volta ottenuti i disegni, che essendo spesso disegni esecutivi saranno in scala 1/100 e 1/50, mettetevi davanti ad un tecnigrafo se ne avete uno a disposizione e riportate le misure nella scala scelta per la ricostruzione. Se sceglierete la scala 1/43, consigliabile per grossi diorami, non farete altro che misurare con un centimetro il particolare da eseguire, moltiplicarlo per 100 o 50 e dividendolo per 43. Ecco fatto, la vostra misura è pronta per essere riprodotta sul pezzo in lavorazione.

Se non è possibile reperirli e se il soggetto prescelto è ancora esistente, andateci di persona con metro e macchina fotografica alla mano e dopo avere chiesto i relativi permessi ai proprietari attuali della struttura, misuratela dove è possibile e non stancatevi di fotografarla nei minimi dettagli. Vedrete che ogni fotografia poi verrà buona.

Altro piccolo trucco dove non esiste il disegno ma è rilevabile la struttura, è quello di portare con sé un'altra persona, utilissima come riferimento statico per avere delle corrette proporzioni. Per esempio: dalla fotografia rilevo quante volte l'uomo sta tra filo terra e filo gronda. Misuro l'altezza dell'uomo in fotografia e la inserisco nei parametri sopra descritti, calcolando l'altezza uomo in base alla reale altezza del vostro accompagnatore. Se tra filo terra e filo gronda ci stanno 3 figure e il mio uomo è alto nella realtà 175 cm (1.750 mm), avrò: 175x3= 525 cm (5.250 mm), che riprodotti in scala 1/43, darà 123 mm. E il gioco è fatto.

Consiglio vivamente di ridurre le misure in millimetri, per evitare grossolani errori di ricostruzione e avere una misura più fedele, rapportata alle vetture e ai figurini.
Questo trucchetto ovviamente darà misure "largo-circa" e quindi molto vicine al reale, ma non reali fedelmente. Quindi non scommettete mai con i vostri amici in questo caso sulla veridicità delle misure riprodotte.

Una cosa molto utile è quella di schizzare a matita i prospetti del lavoro da eseguire, anche perché in questo modo si può procedere su dei piani ben precisi, programmando sulla carta quello che deve essere realizzato. Volendo, dopo il disegno a mano libera, si possono usare dei pantoni per dare colore alla scena, vedendola in alcune sue parti già "viva".

Fase5 - Pianificazione dei materiali da impiegare


Dalla scelta dei materiali da impiegare, dipendono molte variabili costruttive: peso e resistenza del diorama finito, tenuta del colore, malleabilità alla lavorazione. Tutto discende da un'oculata scelta del materiale giusto.

Che cosa usare?
In commercio al giorno d'oggi c'è di tutto, basta avere le idee chiare su cosa vogliamo impiegare. Ho visto modellisti utilizzare i più svariati materiali: dal compensato, al cartone fino all'alluminio. Da parte mia per le costruzioni che ho realizzato mi sono sempre orientato verso il cartone tipo "Bristol", disponibile in diversi spessori e colori.

Il Bristol si trova comunemente in negozi di materiali per le belle arti in misure che vanno dal 50x50 cm a 1,50x1,00 cm. La qualità prevalente di questo cartone è la sua verniciabilità dopo aver dato una mano di fondo con gesso acrilico semi liquido, (attenzione: rinforzare l'interno della costruzione con del solido listello di legno, onde evitare imbracature nel tempo).

Inoltre il Bristol è sezionabile con un semplice cutter e altrettanto carteggiabile come se fosse compensato. A pari dimensioni, il Bristol fa guadagnare sul peso rispetto al compensato un buon 50-60%. L'unico avvertimento è di usare una mascherina durante la carteggiatura a mano del cartone, la polvere immessa nell'aria potrebbe provocare fastidi alle prime vie aeree!

Altra dote di questo cartone è la possibilità di incidere gli strati sottostanti (sugli spessori dai 2mm in su), consentendo così di ricavare figure in bassorilievo. Ottimo inoltre per pavimentazioni, porte, serramenti ecc.

Quindi, prima di iniziare la costruzione vera e propria che vedremo nei prossimi articoli, dotiamo il nostro banco da lavoro di: cartone e/o compensato (a voi la scelta); gesso acrilico, polistirolo espanso, carta da cucina. Inoltre sul nostro banco da lavoro non dovrebbero mai mancare: das, stucco francese, erba sintetica, pietre e sabbia, tutto materiale reperibile nei forniti negozi di modellismo o belle arti.

Ecco che un piccolo mondo si apre davanti ai nostri occhi, indirizzandoci verso una realtà fatta di ricerche, di prove e di esperimenti per testare i materiali e le loro reazioni in diverse condizioni di utilizzo. Un mondo reale in forma ridotta si presenterà su quella base di legno scelta per costruire il nostro primo lavoro. Se il risultato non sarà o.k, non scoraggiatevi, il prossimo riuscirà senz'altro meglio. L'importante è non chiudere in un cassetto l'aspetto fondamentale di tutto questo, ciò che sorregge e anima noi modellisti e ci spinge ad avventure a volte "folli":
la fantasia.















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