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Maranello 17 febbraio 2022







Ferrari F1-75 | Cardile: "L'aerodinamica è stata la priorità"
Enrico Cardile ha spiegato quali sono state le sfide che il nuovo regolamento tecnico, e quello sportivo, hanno imposto al team di Maranello nella realizzazione della Ferrari F1-75.
Quella che inizierà a breve sarà una stagione di Formula 1 intensa non solo per i piloti, ma anche per i reparti tecnici dei vari team. La rivoluzione regolamentare voluta per migliorare lo spettacolo in pista ha imposto agli ingegneri di tutte le squadre di partire da un foglio bianco per progettare le nuove vetture ad effetto suolo.







La Ferrari F1-75 si è mostrata oggi ed a colpire, oltre alla colorazione vintage, sono state le forme del corpo vettura totalmente differenti rispetto alle linee delle altre monoposto - Haas, Aston Martin, McLaren e Williams - viste sino a qua.
A margine della presentazione della monoposto che sarà condotta anche in questa stagione da Charles Leclerc e Carlos Sainz jr. è intervenuto Enrico Cardile che ha spiegato le sfide affrontate dal reparto tecnico di Maranello.







“La F1-75 segna il ritorno ai fondi tridimensionali, un contenuto tecnico che in Formula 1 manca dal 1982. È una vettura innovativa, lontana dalla showcar presentata dalla F1 malgrado regolamenti estremamente restrittivi. È una vettura che per essere veloce dovrà girare bassa e rigida”.

“Abbiamo lavorato in un contesto estremamente complesso. Da un lato c’è stato un cambiamento di regolamenti tecnici molto radicale come non si vedeva da 40 anni, dall’altro ci sono stati cambiamenti nel regolamento sportivo con l’introduzione del budget cap. Questo ci ha imposto di definire tanti obiettivi, a volte in contrasto tra di loro. Per saltarne fuori abbiamo dovuto stabilire delle priorità tra tutti questi obiettivi: alcuni li abbiamo raggiunti, altri meno. Siamo già entrati nella fase di sviluppo della vettura durante la stagione con il target di superare questi obiettivi”.








Il responsabile dell'area telaio ha poi spiegato quale sia stato il punto fondamentale nella creazione dell’ultima nata di Maranello.
“L’aerodinamica è stata senz’altro la nostra priorità numero uno. L’abbiamo affrontata con mente aperta cogliendo l’opportunità di regolamenti così diversi per curiosare in tante direzioni, anche lontane dalle tendenze degli ultimi anni”.







“C’è tanta innovazione su questa macchina. Abbiamo affrontato lo sviluppo con curiosità e tanta voglia di esplorare direzioni diverse. Il corpo vettura è molto distante dalle tendenze degli ultimi anni. Questo approccio ci ha accompagnato pure nello sviluppo delle sospensioni: i nuovi regolamenti hanno imposto un ripensamento generale del comparto, per garantirci di avere la flessibilità necessaria a gestire una vettura così nuova e pneumatici con caratteristiche diverse. Ci sono anche molte innovazioni non visibili, ma non per questo meno importanti”.
Cardile ha poi spiegato le difficoltà che ogni team di sviluppo dovrà incontrare quest’anno dovendosi scontrare con il rispetto del tetto di spesa massimo consentito.







“Il budget cap ha ridotto le risorse disponibili. La scelta di contenere gli sviluppi sulla SF21 ci ha aiutato molto a mitigarne gli effetti nello sviluppo della F1-75. Da un punto di vista tecnico siamo riusciti a sviluppare e portare in macchina tutto quello che avevamo in mente”. “Abbiamo già definito un piano di sviluppi sia meccanici che aerodinamici. Ovviamente il budget cap impone un pragmatismo nello sviluppo e quindi mi aspetto che la frequenza negli aggiornamenti non sarà costante come in passato”.







“Questa generazione di vetture sarà più pesante, dovrà adottare assetti molto rigidi e l’aerodinamica è evoluta tanto dal modello presentato dalla F1. Tutti questi aspetti non vanno nella direzione di facilitare i duelli in pista. Poi si devono prendere in considerazione altri parametri: quanto velocemente il regolamento così costrittivo genererà convergenza di prestazioni che sarà rallentata dalla capacità di spesa dovuta al budget cap”.
Grande attenzione è stata posta da Cardile nell’adozione del nuovo simulatore. Questa novità potrà consentire ai piloti di avere feedback più realistici e consentirà all’intero reparto di ricerca e sviluppo di adottare aggiornamenti mirati.
“Il nuovo simulatore rappresenta l’elemento principe di un percorso di miglioramento dei nostri strumenti di prova. Non potendo testare le vetture in pista è intuitivo capire quanto sia importante riuscire a simulare nella maniera più accurata possibile. Ancora più importante è mettere i nostri piloti nelle condizioni di guidare qualcosa che sia realistico per far sì che i loro commenti siano affidabili per lo sviluppo”. “I nostri piloti sono stati da subito coinvolti nello sviluppo della vettura e ne hanno potuto apprezzare l’evoluzione. All’inizio, così come gli ingegneri, hanno dovuto familiarizzare con caratteristiche diverse dalla generazione precedente. Sono soddisfatto di come abbiamo lavorato come squadra, la pista ci dirà se siamo soddisfatti come risultato”.
 
 
 
 
 
Ferrari F1 SF21 scheda tecnica e prestazioni

Power unit 066/7
Cilindrata 1600 cc
Regime di rotazione massimo 15.000
Sovralimentazione Turbo singolo
Portata benzina 100 kg/hr max
Configurazione V6 90°
Alesaggio 80 mm
Corsa 53 mm
Valvole 4 per cilindro
Iniezione Diretta, max 500 bar

Sistema ERS
Configurazione Sistema ibrido di recupero dell’energia attraverso motogeneratori elettrici
Pacco batteria Batterie in ioni di litio dal peso minimo di 20 kg
Capacità massima pacco batterie 4 MJ
Potenza massima MGU-K 120 kW (163 cv)
Regime di rotazione massimo MGU-K 50.000 giri minuto
Regime di rotazione massimo MGU-H 125.000 giri minuto

Vettura
Peso complessivo con acqua, olio e pilota 795 kg
Telaio in materiale composito a nido d’ape in fibra di carbonio con protezione halo per l’abitacolo Carrozzeria e sedile in fibra di carbonio
Differenziale posteriore a controllo idraulico
Freni a disco autoventilanti in carbonio Brembo (anteriore e posteriore) e sistema di controllo elettronico sui freni posteriori
Cambio longitudinale Ferrari a 8 marce più retro
Sospensioni anteriori a puntone (schema push-rod)
Sospensioni posteriori a tirante (pull-rod)
Ruote anteriori e posteriori: 18”

 
 
 
 
Articolo: Marco Di Marco
 
 
 

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Pagina pubblicata il 19/2/2022








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